Prosatore, poeta e saggista croato. Iscrittosi alla scuola militare di
veterinaria a Vienna l'abbandonò per arruolarsi nell'esercito
austro-ungarico e dopo aver disertato visse esule a Belgrado, Ginevra e Parigi.
Amnistiato, tornò nel 1908 a Zagabria dove visse facendo il maestro, il
pubblicista e lo scrittore. Collaborò con diverse riviste ("Nada",
"Zora", "Vijenac", "Hrvatska Smotra", "Savremenik") per le quali scrisse
racconti, novelle, saggi e poesie. I suoi lavori vennero in seguito pubblicati
in diverse raccolte:
Schegge (1899),
Nuove schegge (1900),
Saggi (1905),
Paesaggi e strade (1907),
Favole stanche
(1909),
Gente e paesi nostri (1910). La critica ha ravvisato nelle
poesie, raccolte nel volume postumo
Poesie (1923), la parte più
valida dell'opera di
M., la cui attenzione verso l'uso della parola e
dello stile ha offerto un forte contributo al rinnovamento della letteratura
croata (Tovarnik, Sirmio 1873 - Zagabria 1914).